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Aperitivo Vermouth: Storia e Caratteristiche

Liquore Vermouth: Storia e caratteristiche

Nato a Torino dal suo ideatore Antonio Benedetto Carpano nel 1786 , il Vermouth prende il suo nome dall’artemisia maggiore ( o assenzio maggiore) dalla lingua tedesca “wermut” una delle principali erbe aromatiche utilizzate per la sua produzione. Il Vermouth è un vino liquoroso aromatizzato ed è da sempre uno degli elementi più utilizzati nelle preparazioni di cocktails e aperitivi. L’elemento base della sua miscela è l’unione di vini bianchi e zuccherini dal sapore neutro con una gradazione alcolica maggiore rispetto ai vini bianchi che accompagnano solitamente i pasti. L’aroma ed il gusto dolce e delicato derivano dall’infusione di fiori come la camomilla, lo zafferano, il sambuco e chiodi garofano uniti a frutti come il finocchio, il coriandolo, il cardamomo, l’anice stellato, la noce moscata e la vaniglia, ai quali si aggiungono radici come zenzero, angelica, scorze di chimo, cannella e melograno, legno di quassia e succo di aloe. Esistono tre varianti del Vermouth: rosso, bianco e dry. Il metodo di preparazione utilizzato è uguale tutti e tre, l’unica cosa a cambiare ( a parte il colore ) è la quantità di saccarosio ( zucchero) utilizzato, questo porta naturalmente ad una variazione alcolica.

Caratteristiche

Categoria : Aperitivo

Colore : Rosso o Trasparente

Gusto : Dolce e delicato

Gradazione alcolica : Vermouth Rosso 14.5 % Vol.

Vermouth Bianco 14.5 % Vol.

Vermouth Dry 18 % Vol.

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